rigenerazione ossea

Come medico, sono sempre alla ricerca di soluzioni efficaci per aiutare i miei pazienti a raggiungere un peso sano. Recentemente, ho notato risultati promettenti in alcuni pazienti che hanno utilizzato Redusizer come supporto al loro programma alimentare. Le gocce sembrano aiutare a ridurre l'appetito senza effetti collaterali significativi. Ho approfondito le informazioni e ho trovato recensioni interessanti trustpilot.com/review/redusizer-it.com. Sebbene sia fondamentale combinare l'uso del prodotto con una dieta equilibrata e attività fisica, credo che Redusizer possa essere un valido aiuto nel percorso di dimagrimento per alcune persone. Continuerò a monitorare i progressi dei miei pazienti per valutare l'efficacia a lungo termine.

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    Impianto post estrattivo- video Impianto post estrattivo- video

    Impianto post estrattivo- video

Impianto post estrattivo- video

Impianto Post Estrattivo.

In questo intervento si procede prima all’estrazione del dente compromesso e successivamente si colloca l’impianto nell’alveolo residuo previa preparazione con le apposite frese e se necessario una piccola ricostruzione ossea per garantire una più sicura integrazione. L’intervento si conclude con una sutura che lascerà l’impianto sotto la gengiva.

  • Video rialzo del seno mascellare con piezosurgery
    Intervento di rialzo del seno mascellare con piezosurgery Intervento di rialzo del seno mascellare con piezosurgery

    Intervento di rialzo del seno mascellare con piezosurgery

Intervento di rialzo del seno mascellare con piezosurgery

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    Rialzo del seno mascellare: video intervista Rialzo del seno mascellare: video intervista

    Rialzo del seno mascellare: video intervista

Rialzo del seno mascellare: video intervista

Rialzo del seno mascellare

  • rialzo seno
    Tecniche di rigenerazione ossea: il rialzo del seno mascellare Tecniche di rigenerazione ossea: il rialzo del seno mascellare

    Tecniche di rigenerazione ossea: il rialzo del seno mascellare

Tecniche di rigenerazione ossea: il rialzo del seno mascellare

rialzo seno

La necessità di sostituire elementi dentari con l’implantologia spesso si scontra all’atto del piano di trattamento con la disponibilità di supporto osseo evidenziabile tramite ortopantomografia e denta-scan esami ormai di routine per la corretta pianificazione di una riabilitazione implantoprotesica.

Nell’arcata superiore un ostacolo anatomico con cui frequentemente bisogna misurarsi è il seno mascellare una cavità situata all’interno del cranio confinante con le ossa nasali che essendo piena di aria pone un confine invalicabile per il posizionamento di impianti osteointegrati nelle regioni molari e premolari dell’arcata superiore. In genere questo spazio risulta più ampio in quei pazienti che hanno perso gli elementi dentari da un lungo periodo andando incontro alla pneumatizzazione del seno stesso e quindi si troverebbero ad avere un ridotto supporto osseo a sostegno degli impianti.

Per aumentare il volume osseo e consentire anche in pazienti con scarsa disponibilità di effettuare una riabilitazione su impianti esistono delle tecniche di rigenerazione ossea denominate rialzo del seno mascellare. Approfondiremo qui il GRANDE RIALZO DEL SENO MASCELLARE tecnica chirurgica estremamente avanzata che, attraverso il sollevamento della membrana sinusale che riveste la cavità del seno mascellare, crea uno spazio necessario e sufficiente per apporre materiale di rigenerazione ossea il quale dopo un periodo variabile tra gli otto e i dodici mesi sarà pronto a ricevere gli impianti. In condizioni particolari è anche possibile effettuare rialzo e inserimento degli impianti in un unico intervento ma è necessario avere comunque circa 6-8 mm di osso residuo per la stabilizzazione iniziale degli impianti. I materiali usati per la rigenerazione possono essere di vario tipo e la scelta è di […]

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    Implantologia e parodontologia: video intervista Implantologia e parodontologia: video intervista

    Implantologia e parodontologia: video intervista

Implantologia e parodontologia: video intervista

Implantologia e parodontologia: video intervista

Impianti osseo integrati in posizione 14 e 16

1° FASE RICOSTRUZIONE OSSEA
2° FASE IMPIANTO
3° FASE FINALIZZAZIONE CON DENTI

 

  • rx prima dell intervento
    Impianti Post estrattivi: Quando utilizzare questa tecnica Impianti Post estrattivi: Quando utilizzare questa tecnica

    Impianti Post estrattivi: Quando utilizzare questa tecnica

Impianti Post estrattivi: Quando utilizzare questa tecnica

Nella vastità delle tecniche sull’utilizzo degli impianti, una particolarmente utilizzata è quella di inserire l’impianto contestualmente all’estrazione dell’elemento dentario, tecnica denominata appunto POST – ESTRATTIVA. Va premesso che tale tecnica presuppone una adeguata anamnesi prima dell’ intervento in quanto la zona interessata deve essere completamente priva di ogni tipo di rarefazione ossea dato che l’osso circostante sarà completamente sfruttato per l’inserimento dell’impianto anche oltre l’apice naturale dell’elemento dentario che sarà estratto. Molto spesso questa tecnica si fa preferire nella sostituzione di elementi mono- radicolati o anche premolari mentre sui molari risulta leggermente più complesso dato che per la struttura pluriradicolata risulta più difficoltoso reperire una quantità sufficiente a dare stabilità primaria all’impianto che è poi il principale problema in questo tipo di riabilitazione implantare.

Va specificato che molto spesso risulta necessario anche effettuare una piccola ricostruzione ossea per non lasciare magari non coperte di osso alcune parti dell’impianto con conseguente compromissione della sua stabilità. Proprio per questo motivo a mio avviso la parte più importante dell’intervento risulta essere l’estrazione del dente in quanto bisogna preservare assolutamente la corticale sia vestibolare che linguale per aumentare la stabilità primaria dell’impianto e diminuire così la quantità di tessuto osseo da ricostruire. Analizziamo ora vantaggi e svantaggi di questa tecnica:

VANTAGGI

  • Unico accesso chirurgico
  • Completamento del lavoro in tempi più brevi
  • Possibilità di carico immediato con provvisori
  • Conservazione della cresta
  • Eventuali protesi mobili provvisorie da portare per tempi brevi
  • Spesso costi minori

SVANTAGGI

  • Valutazione molto approfondita con varie tecniche radiologiche
  • Preservazione volumi ossei durante l’estrazione
  • Riassorbimento perimplantare
  • Necessità di ricostruzione ossea comunque
  • Grande duttilità dell’impianto

Concluderei quindi dicendo che, sebbene questa tecnica sembra farsi preferire da un punto di vista della velocità del completamento del percorso terapeutico, rende necessario una attentissima valutazione in quanto bisogna comunque assicurare all’impianto condizioni […]

  • rx endorale
    Ricostruzione ossea dopo infezione: Posso poi mettere l’impianto? Ricostruzione ossea dopo infezione: Posso poi mettere l’impianto?

    Ricostruzione ossea dopo infezione: Posso poi mettere l’impianto?

Ricostruzione ossea dopo infezione: Posso poi mettere l’impianto?

Sempre più spesso nella nostra pratica quotidiana capita di dover estrarre dei denti che risultano completamente avvolti da infezioni ossee che ne minano la stabilità ed il supporto nell’alveolo. Questo è dovuto all’enorme crescita delle tecniche conservative ed endodontiche che consentono di preservare a lungo anche elementi con poca sostanza dentale per cui le estrazioni si rendono necessarie soprattutto su elementi che perdono il loro supporto parodontale a causa appunto di eventi infettivi. Molto spesso però queste infezioni causano delle lesioni ossee abbastanza estese che necessitano di un vero e proprio atto chirurgico per essere rimosse e di conseguenza lasciano un vuoto che deve essere colmato per ripristinare la corretta anatomia e consentire in futuro la sostituzione dell’elemento perduto con un impianto.

Ed è proprio questa la domanda che spesso ci sentiamo porre: si può mettere l’impianto in quella zona dove è stata fatta la ricostruzione? La risposta è certamente si….. L’importante è aspettare il giusto tempo affinchè il sostituto osseo utilizzato per la rigenerazione abbia la consistenza corretta per ricevere un impianto. Questo tempo può ragionevolmente aggirarsi intorno ai sei mesi con oscillazioni temporali influenzate dalla ampiezza della lesione, dalla collocazione nel mascellare superiore o sulla mandibola e dal tipo di materiale utilizzato per la rigenerazione che può richiedere tempi leggermente più lunghi della media. Una volta che l’impianto è stato inserito le procedure ed i tempi non subiscono alcun tipo di variazione rispetto ad un lavoro di implantoprotesi eseguito su un osso naturale.

E’ bene fare chiarezza su questo punto in quanto essendo l’implantologia una pratica sempre più utilizzata nel quotidiano,ci confrontiamo con la necessità di avere il corretto supporto osseo per procedere alla riabilitazione, con la conseguenza di un forte […]

Da | 25 febbraio, 2013|blog|0 Commenti
  • Sostituzione dente singolo
    Implantologia e Rigenerazione Ossea Implantologia e Rigenerazione Ossea

    Implantologia e Rigenerazione Ossea

Implantologia e Rigenerazione Ossea

Termini all’apparenza complicati che in realtà indicano tecniche per la sostituzione di denti mancanti o la conservazione di elementi affetti da malattia parodontale (comunemente conosciuta come “piorrea”).

IMPLANTOLOGIA: Con questa tecnica si sostituiscono i denti mancanti inserendo l’impianto direttamente nell’osso del paziente che così avrà sostituito artificialmente la radice dell’elemento dentale andato perduto. Il tutto poi sarà finalizzato in un secondo momento con la realizzazione di un elemento di protesi appena la fixture avrà integrato (in genere circa 3-4 mesi per l’arcata inferiore e circa 6 per quella superiore). Così come è possibile sostituire un elemento mancante l’implantologia ci offre la possibilità di ampie riabilitazioni potendo garantire al paziente un ripristino della corretta funzionalità masticatoria con una protesi FISSA. Non sempre però l’osso a nostra disposizione è sufficiente a ricevere la fixture e quindi è necessario porre in atto una terapia rigenerativa per il ripristino dell’ osso andato perduto con l’unica controindicazione di allungare i tempi con cui verrà ultimata la riabilitazione. Rialzo della cresta, rialzo del seno mascellare, espansione orizzontale dei mascellari sono le principali tecniche rigenerative che chiaramente andranno valutate caso per caso previa visione di una tc denta-scan indispensabile per una corretta programmazione del piano di trattamento. È bene precisare che tutti questi interventi sebbene possano sembrare particolarmente invasivi non provocano mai complicanze dolorose né intra, né post operatorie, inoltre la terapia prescritta consente un agevole decorso dell’intervento e la rimozione delle suture avviene dopo circa 10-14 giorni.

IMPIANTI DENTALI: LE DIVERSE SOLUZIONI

Sostituzione di più denti […]

Da | 25 gennaio, 2013|blog|0 Commenti
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    Implantologia e Ricostruzione ossea: video intervista Implantologia e Ricostruzione ossea: video intervista

    Implantologia e Ricostruzione ossea: video intervista

Implantologia e Ricostruzione ossea: video intervista

Implantologia e Ricostruzione ossea

Implantologia – Ricostruzione – Rialzi creste – Rialzi seno mascellare – Denti del giudizio

Interventi chirurgia orale (sintesi generale) sala operatoria asettica – sala risveglio – impostazione ospedaliera per chirurgia orale.

Da | 2 gennaio, 2013|blog|0 Commenti