Una delle primissime mail che ho ricevuto da un paziente mi chiedeva “ come faccio a rendere più stabile la mia dentiera?”.

In effetti questo è un problema molto sentito dai portatori di protesi totale alle prese con l’instabilità del manufatto associato spesso a difficoltà di masticazione ma anche con la formazioni di ulcerazioni dovute allo sfregamento della protesi sulla mucosa.

Una valida soluzione a tutto questo può essere far sostenere la protesi mobile dagli impianti osteointegrati. Infatti collocando quattro fixture nella zona anteriore della mandibola o del mascellare è possibile poi collocarvi sopra una protesi totale che rimanendo stabile aumenta notevolmente il confort del paziente all’atto della masticazione o della fonazione andando anche a risolvere il problema delle lacerazioni della mucosa ed eliminando definitivamente l’ utilizzo dell’adesivo per dentiere. Molto spesso capita che questa soluzione sia caldeggiata proprio da pazienti portatori di protesi da molti anni che vogliono risolvere o l’ingombro del palato oppure gestire meglio la stabilità della propria protesi che ne compromette la masticazione. Va precisato che questa soluzione non evita che in futuro il paziente possa decidere di sostituire la protesi mobile con un lavoro di protesi fissa (previa disponibilità di osso nei settori posteriori), risultando quindi un accettabile compromesso anche per coloro che nel corso degli anni decidono di migliorare “qualitativamente” la propria salute orale o cominciare con un approccio più morbido il loro percorso implantoprotesico.

Scendendo nel dettaglio possiamo dire che chirurgicamente collocando gli impianti nella zona interforaminale ( grosso modo la zona delimitata dai due canini) si eliminano tutti i problemi dovuti alla disponibilità di osso residuo in quanto non sono presenti strutture nervose od anatomiche da preservare ( nervo alveolare o forame mandibolare per l’arcata inferiore, seno mascellare per quella superiore) e comunque presenta una disponibilità di osso residuo generalmente sufficiente in grandissima parte dei pazienti anche in coloro che sono portatori di protesi da molti anni.

Una volta che gli impianti hanno completato la fase di integrazione si passa alla fase protesica nella quale viene dapprima realizzata una barra che unisce i quattro impianti, successivamente si prepara la protesi totale che andrà ad innestarsi sulla barra precedentemente realizzata stabilizzata da attacchi in plastica per ammortizzare le sollecitazioni della protesi.

E’ bene per completezza del discorso analizzare anche vantaggi e svantaggi di questo tipo di soluzione:

VANTAGGI

– grande stabilità della protesi

– ottima estetica

– assenza di palato in resina per l’arcata superiore

– notevole riduzione delle ulcerazioni della mucosa

– costi non proibitivi

– facile igiene sia del manufatto che della barra su impianti

– generalmente l’osso residuo per gli impianti risulta sufficiente

SVANTAGGI

– è comunque una protesi mobile

– necessita di controlli frequenti per verificare l’usura degli attacchi

– il paziente deve essere edentulo

– necessita di una fase chirurgica

 

implantoprotesi

È possibile notare come la protesi superiore non abbia il palato

barra protesica

Guarda la video intervista al Dott. Fabrizio Ferrazza sulle tecniche di stabilizzazione delle protesi totali